Lo stretching dei meridiani

Lo stretching dei meridiani

Lo stretching dei meridiani (il cui vero nome è Makko-Ho) è una pratica ideata dal Maestro Shizuto Masunaga, uno dei padri fondatori dello Shiatsu moderno e consiste in una sequenza di esercizi a corpo libero che, attraverso il movimento accompagnato dal respiro, hanno l’obiettivo di stimolare la circolazione dell’energia nei diversi meridiani energetici riconosciuti dalla medicina tradizionale cinese e giapponese.

I meridiani sono una sorta di canali presenti nel nostro corpo nei quali scorre il Qi, il flusso energetico che accompagna quello sanguigno. È molto importante far sì che questi canali non abbiano blocchi per far sì che l’energia arrivi a nutrire adeguatamente tutti gli organi.

Lo stretching dei meridiani enfatizza la flessibilità e l’armonia della persona, al contrario di alcuni esercizi di concezione occidentale. Il pensiero orientale ci insegna che essere flessibile non significa essere un acrobata ma essere duttile, ovvero saper riconoscere e rilassare la tensione ovunque questa sia presente.

La respirazione, in questi esercizi, è davvero molto importante e non bisogna cercare di raggiungere a tutti i costi la posizione ma cercare il proprio limite nell’allungamento, senza sforzarzi, cercando di ascoltare le linee di tensione che si creano; il movimento deve partire da dentro e con la pratica si giungerà ad avere, senza sforzo, una postura sempre più aggraziata.

Makko-Ho significa “pratica che porta alla verità”. Questo ci fa capire che questa pratica aiuta a ristabilire un contatto profondo con sé stessi, con il proprio corpo e il proprio spirito.

Attraverso l’applicazione degli esercizi Makko-Ho si ottiene un graduale miglioramento delle funzioni dell’organismo e di tutti i suoi apparati. Tra i suoi benefici ci sono una postura più equilibrata, il potenziamento del metabolismo e l’equilibrio della sfera emozionale. Una pratica costante ed eseguita con cura può aiutare a sviluppare le capacità di concentrazione, di logica e a liberare la creatività. L’effetto a lungo termine e di vivere con maggiore stabilità e controllo emotivo.

Il momento ideale per dedicarsi allo stretching dei meridiani sarebbe il mattino appena svegli ma in realtà va bene anche qualunque altro momento. Basterà avere a disposizione dei vestiti comodi, un tappetino e almeno 15 minuti di tempo… e un po’ di impegno a svuotare la mente.

Gli esercizi di base sono sei ed ogni stretching comprende una coppia dei dodici meridiani energetici che corrispondono agli elementi sui quali si basa la medicina tradizionale cinese:

Metallo (polmone-intestino crasso)
Terra (stomaco-milza-pancreas)
Fuoco Imperiale (cuore-intestino tenue)
Acqua (vescica urinaria-rene)
Fuoco Ministeriale (maestro del cuore-triplice riscaldatore)
Legno (fegato-vescicola biliare).

Il beneficio di ogni esercizio è legato alla funzione del meridiano-organo associato. Una sessione di stretching dei meridiani può durare dai 15 ai 40 minuti, in base al tempo che vogliamo dedicarci e alla sempre più crescente capacità di eseguire l’esercizio. Più lenti e armoniosi sono i movimenti e accompagnati da una respirazione naturale migliori saranno i benefeci che possiamo ottenere.

L’aria deve essere espirata molto lentamente dopo ogni inspirazione per favorire un allungamento lento e rilassato, immaginando che l’aria venga liberata mentre si espira lentamente, si sarà in grado di sentire il corpo rilassarsi a poco a poco. Quando si inspira si dovrebbero sentire le linee dei meridiani espandersi ancora di più dopo aver raggiunto il rilassamento completo. Si avvertirà nuovamente l’estensione svilupparsi lungo le stesse linee. Espirare lentamente ancora una volta e percepire un senso di rilassatezza che si sviluppa mentre l’aria viene buttata fuori.

Nell’eseguire lo stretching dei meridiani non bisogna forzare l’allungamento ma permettere all’allungamento di prendere forma a poco a poco ogni volta che si espira.

Gli esercizi andrebbero ripetuti tre volte, secondo la sequenza sotto riportata.

Primo esercizio (elemento Metallo: stretching di polmone e intestino crasso):

Concentratevi in particolare su questo esercizio se:

  • ultimamente avvertite il respiro bloccato;
  • sentite troppo attaccamento verso persone o cose;
  • avete intenzione di imparare a lasciar andare.

Esecuzione: piedi paralleli larghi quanto le spalle, ginocchia morbide, mani dietro la schiena con i pollici uniti e gli indici che puntano il pavimento, in espirazione il tronco cade in avanti morbidamente. Gli indici indietro puntano verso il soffitto e si mantiene la posizione per quanto si ritiene necessario (consigliati tre atti respiratori) e poi si torna alla posizione iniziale. Non forzare la loggia posteriore delle gambe, ma arrivare fluidamente con il respiro, sempre con morbidezza.

Secondo esercizio (elemento Terra: stretching di stomaco, milza e pancreas):

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Concentratevi in particolare su questo esercizio se:

  • avete problemi di peso;
  • avvertite difficoltà di digestione;
  • avete problemi mestruali.

Esecuzione: sedersi portando il sedere tra i talloni e reggendosi con il palmo delle mani sul pavimento, rilassarsi, in espirazione sollevare il corpo verso l’alto portando la testa indietro. Si mantiene la posizione per quanto si ritiene necessario (consigliati tre atti respiratori) e poi si torna alla posizione iniziale.

Terzo esercizio (elemento Fuoco Imperiale: stretching di cuore e intestino tenue):

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Concentratevi in particolare su questo esercizio se:

  • sentite la necessità di leggere meglio gli eventi che vi accadono o ciò che vi entra nel cuore;
  • desiderate sviluppare la vostra intelligenza emotiva e la vostra comprensione.

Esecuzione: sedersi unendo le piante dei piedi e portandole il più vicino possibile al bacino, prendere i piedi tra le mani e, in espirazione, piegarsi in avanti verso il pavimento. Ad ogni espirazione provare ad aumentare l’allungamento. Si mantiene la posizione per quanto si ritiene necessario (consigliati tre atti respiratori) e poi si torna alla posizione iniziale.

Quarto esercizio (elemento Acqua: stretching di vescica urinaria e rene):

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Concentratevi in particolare su questo esercizio se:

  • sentite la necessità di trasformare la paura;
  • desiderate crescere e purificare i vostri pensieri.

Esecuzione: sedersi con le gambe unite e distese portando le braccia in alto, sopra la testa, con il dorso delle mani a contatto, in espirazione piegarsi in avanti fino a toccare i piedi (o le caviglie) distendendo il più possibile la colonna e i muscoli delle gambe. Si mantiene la posizione per quanto si ritiene necessario (consigliati tre atti respiratori) e poi si torna alla posizione iniziale.

Quinto esercizio (elemento Fuoco Ministeriale: stretching di ministro del cuore e triplice riscaldatore):

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Esecuzione: sedersi nella posizione del mezzo loto (vedi figura) iniziando con la gamba destra all’interno e la sinistra all’esterno, incrociare le braccia con le mani a toccare le spalle (braccio destro interno, braccio sinistro esterno), in espirazione piegare il busto in avanti. Ad ogni espirazione provare ad aumentare l’allungamento. Si mantiene la posizione per quanto si ritiene necessario (consigliati tre atti respiratori) e poi si torna alla posizione iniziale. Ripetere la sequenza con le gambe e le braccia opposte.

Sesto esercizio (elemento Legno: stretching di fegato e vescicola biliare):

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Concentratevi in particolare su questo esercizio se:

  • desiderate sviluppare le vostre qualità di pianificazione;
  • avete bisogno di gestire rabbia ed aggressività in eccesso.

Esecuzione: sedersi con la schiena dritta e le gambe divaricate il più possibile, portare il braccio sinistro sul fianco destro e il braccio destro di lato sopra la testa, in espirazione inclinarsi lateralmente verso il piede sinistro cercando di raggiungere il punto di massima inclinazione. Si mantiene la posizione per quanto si ritiene necessario (consigliati tre atti respiratori) e poi si torna alla posizione centrale. Portare entrambe le mani in avanti incrociando le dita e portando i pollici verso il basso e provando ad allungare la colonna tra le gambe divaricate. Ripetere la sequenza dal lato opposto.

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