Il massaggio e le tipologie caratteriali

Il massaggio e le tipologie caratteriali

Alexander Lowen, padre della bioenergetica, studiò ed elaborò una classificazione caratteriale riassumibile in cinque tipologie che presentano diversi ingorghi energetici a diversi livelli del corpo, somatizzati sotto forma di tensioni croniche. L’analisi bioenergetica, ovvero la “lettura” del corpo secondo le cinque tipologie caratteriali, diventa elemento fondamentale per aiutare la persona sofferente a ripristinare il benessere, anche tramite un massaggio.

Le varie tipologie si strutturano nel corpo e nella psiche dell’individuo fin dalla sua primissima infanzia, come reazione difensiva nei confronti dell’ambiente che lo circonda. È un vero e proprio meccanismo di sopravvivenza che si sviluppa entro i primi cinque, sei anni di vita e resta attivo (anche se normalmente inconscio) per tutta la vita.

Queste suddivisioni non classificano le persone ma aiutano a capire le tipologie difensive; inoltre, poiché ogni individuo ha una propria e unica modalità di esprimere le proprie difese sia a livello fisico che psichico, non esiste un tipo caratteriale puro ma sarà sempre una combinazione di due o più tipologie dove una potrebbe essere dominante sulle altre.

In questo articolo vedremo in dettaglio le cinque tipologie caratteriali e come il massaggio può diventare, per ognuna di esse, un valido aiuto.

TIPOLOGIA CEREBRALE (carattere “schizoide”)

Il tipo cerebrale ha avuto, nella sua primissima infanzia, l’impressione che il suo diritto di esistere fosse stato negato. Egli ha sviluppato quindi un’ansia particolarmente forte di essere accettato, di essere riconosciuto.

Si tratta di una tipologia caratterizzata da una prevalenza del “pensiero” sul resto delle altre funzioni con scarsa confidenza e contatto con il corpo.

Il tipo cerebrale ha un senso ridotto della realtà materiale, tende a raggelare le emozioni e ha tanta difficoltà ad esprimerle, ha un pensiero dissociato dal comportamento e dalle emozioni. Sono persone molto razionali e intuitive e che hanno spesso un atteggiamento di distacco.

Lo sguardo è scarsamente espressivo o addirittura assente, come se il volto fosse una maschera rigida. Gli occhi sono piccoli, sfuggenti o freddi. Labbra strette e sottili. Forma corporea magra e contratta oppure minuta/contratta la parte alta e corpulenta/gonfia la parte bassa. Le braccia ciondolano lungo il corpo e i piedi sono spesso freddi e contratti. Negli uomini c’è tendenza alla calvizie.

Le aree di maggior tensione si trovano alla base del cranio, nelle articolazioni degli arti, nei muscoli pelvici e nel diaframma. Altra caratteristica saliente è la scarsa inspirazione d’aria che è accompagnata da una contrazione della cavità addominale dovuta ad una respirazione “alta” che non riempie mai bene i polmoni.

Questa persona non è integrata con il suo corpo e vive continuamente una frattura tra la testa e il resto del corpo. Entrare in contatto con una personalità cerebrale non è facile se prima non si è stabilito un rapporto di fiducia. Questi soggetti hanno paura di entrare in contatto diretto con il proprio corpo a causa della sensazione conflittuale che tale contatto potrebbe risvegliare; ci vuole gradualità, per evitare che sia sopraffatto da emozioni così forti da non poter essere sopportate. La personalità, pertanto, tende ad essere debole riducendo, quindi, le resistenze agli attacchi esterni. Ecco perché il soggetto è il più delle volte in posizione difensiva. Per effetto della paura, l’energia di tale individuo si ritrae verso il centro.

Energia fisica scarsa; energia mentale alta.

Tendenza alle malattie/disturbi: disturbi nervoso – insonnia – allergie – spasmi – dismenorrea – coliti – cistite.

Per la difficoltà di “comunicazione corporea” tipica della tipologia cerebrale, è preferibile iniziare il massaggio da posizione prona, che è più protetta, e lavorare con gradualità, iniziando a trattare le singole articolazioni per poi integrare le stesse in manovre che abbiano un effetto “riunificante”.

TIPOLOGIA DIPENDENTE (carattere “orale”)

Il soggetto dipendente ha paura dell’isolamento, di essere abbandonato e ha bisogno elevato di considerazione da parte degli altri. Ha difficoltà a reggersi in piedi, sia letteralmente che in senso metaforico. Tende ad appoggiarsi agli altri, non sa cavarsela da solo. Presenta un bisogno esagerato di contatto con gli altri da cui richiede calore ed aiuto. Può soffrire di un vuoto interiore.

Quel senso di vuoto può corrispondere alla sensazione di una “lunga attesa” frustrata. Il senso di privazione può essere dovuto alla mancanza di contatto con una figura materna sufficientemente affettuosa e protettiva.

Egli ha bisogno di sentire che esiste e che è considerato importante e così cerca sempre di essere circondato da un’attenzione. Le sue richieste di amore tendono a essere illimitate. Presenta dei livelli di energia molto bassi e, per questo, è soggetto a forti sbalzi d’umore, dalla depressione all’euforia più esagerata.

La figura si presenta complessivamente magra e con muscolatura poco sviluppata, motivo per cui il corpo ha tendenza a curvarsi in avanti. Spesso ci sono dei segni d’immaturità fisica (corpo da ragazzino). È particolarmente debole nelle articolazioni, nelle gambe, nelle braccia e nel radicamento. Ha un viso tendenzialmente tondeggiante, occhi grandi e teneri. Le labbra sono morbide e rosee (a cuore), le spalle strette e spioventi.

Il tipo dipendente deve recuperare la coscienza dei propri limiti anatomici, dei propri confini corporei per individuare dove incomincia il mondo esterno. Braccia e gambe dovranno essere rinvigorite e l’energia dovrà discendere verso il basso: l’energia deve affluire verso mani e piedi e abbandonare le regioni del pensiero astratto.

Energia fisica scarsa; energia mentale medio-alta (irregolare nel tempo).

Tendenza alle malattie/disturbi: stanchezza – depressione – disturbi respiratori – influenza – raffreddore.

Considerando che i sentimenti prevalenti di tale soggetto sono il “vuoto”, l’insufficienza di affetto, nutrimento ed attenzione, con il massaggio bisognerà cercare di colmare questa mancanza dall’esterno visto che la persona non riesce a trovare sufficienti risorse dentro di sé. Il lavoro, quindi, tenderà a rafforzare gli arti che dovranno sorreggere, in ogni senso, la persona per consentirle una miglior consapevolezza del proprio corpo così da ridefinire i propri bisogni psicologici di dipendenza per conquistare una piena autonomia emotiva, soprattutto attraverso una serie di distacchi da inserire opportunamente nel trattamento.

TIPOLOGIA SOTTOMESSA (carattere “masochista”)

La caratteristica principale del soggetto sottomesso è la remissività, tramite un atteggiamento di rinuncia all’affermazione dei propri diritti e necessità. È una persona che soffre e si lamenta ma essendo incapace di cambiare la situazione rimane remissiva.

La remissività nasconde tendenze e sentimenti di astio, ostilità e superiorità, ma il sottomesso ha paura di esternare questi sentimenti. La sua collera è così profonda che potrebbe manifestarsi in uno scoppio di aggressività dagli effetti dirompenti. Per questo motivo egli costruisce inconsciamente una struttura muscolare potente atta a ingabbiare la rabbia e l’aggressività. Consciamente tenta di piacere agli altri ma, inconsciamente, tutti i suoi tentativi vengono inibiti dall’odio e dall’aggressività che ha represso.

La figura della madre è stata probabilmente soffocante (in particolare per il cibo e per l’evacuazione delle feci). Per questo il sottomesso è cresciuto col senso di essere schiacciato e di essere chiuso in trappola, che gli impedisce di sfogare la sua personalità. Sente di non essere mai stato libero di lasciarsi andare. Può addirittura essere che da bambino sia stato profondamente umiliato, talvolta con dei maltrattamenti fisici.

L’impressione generale della tipologia è di un corpo compresso a terra, con una scarsa mobilità dell’asse dorsale che non consente un incedere fluido.

Tende a piagnucolare e a lamentarsi per l’incapacità di liberare la tensione, cosa che gli procura la sensazione di esplodere. Al posto dell’aggressività, il sottomesso adotta un atteggiamento provocatorio; vuole impedire alla sua energia repressa di esplodere. La paura di una forte eccitazione genitale fa trattenere l’energia negli organi pelvici dove si blocca: tipico l’appiattimento delle natiche. L’energia non arriva pienamente nei punti periferici e si blocca a livello del collo, delle spalle e del bacino.

Il sottomesso trascura il rapporto con il corpo che appare quindi robusto e compresso, con una muscolatura abbondante. Le spalle sono robuste, il seno abbondante, tonico. Il peso corporeo è medio-alto. Le labbra risultano chiuse e scure, gli occhi normali o piccoli, i capelli robusti e grassi. Gli arti superiori sono robusti e forti mentre gli arti inferiori sono tozzi e muscolosi.

Questa tipologia dovrebbe osare ed esprimere in modo diretto le proprie necessità e far rifluire l’energia attraverso movimenti espressivi e liberatori.

Energia fisica alta; energia mentale media.

Tendenza alle malattie/disturbi: ansia – dolori cervicali e lombari – emorroidi.

In sede di massaggio si possono usare manovre energiche tese a sciogliere i blocchi; risulta di notevole ausilio la respirazione connessa al suono per permettere di liberare con la voce ciò che è compresso dentro. La pressione deve essere costante e deve puntare a scatenare una risposta di fuoriuscita (ad esempio, con il raggiungimento della soglia del dolore, il soggetto si libera della compressione che ha dentro attraversi segnali corporei e mimici). La pressione che provoca dolore è, paradossalmente e solo in tal caso, utile per produrre un enorme sollievo a livello psicologico; dopo un trattamento energico il tipo sottomesso si sentirà sicuramente più “libero”.

TIPOLOGIA DOMINANTE (carattere “psicopatico”)

Il tipo dominante ha un atteggiamento muscolare atto a respingere la paura del fallimento. Tale atteggiamento viene espresso rimanendo cronicamente in inspirazione (col petto alzato). Sente il bisogno di essere superiore a tutti in tutte le situazioni e, a tal fine, si dota di un evidente sviluppo muscolare, soprattutto nella parte superiore del corpo. Nega sentimenti ed emozioni. Investe energia sull’immagine da offrire al mondo esterno. Ha bisogno di dominare e controllare, di sentire che gli altri sono in suo potere.

Le diverse strutture caratteriali possono essere due:

  1. dominante che aggredisce con prepotenza
  2. dominante che ottiene il potere sugli altri attraverso la seduzione.

L’impulso alla suzione è stato probabilmente inibito. Nella storia di questi individui generalmente c’è una figura parentale seducente che gli ha negato il suo amore costringendo il bambino a fingere di non provare per lei nessuna attenzione.

Il tipo dominante ha fame di potere a tal punto che quest’ultimo è diventato più importante del piacere. Infatti, il soggetto tende a negare la propria parte emotiva al punto che la sfera sessuale è strumentalizzata non già al piacere ma soprattutto come mezzo di seduzione e conquista.

La forma corporea risulta espansa sopra e longilinea sotto; nel seduttivo c’è più uniformità tra sotto e sopra. Il viso è squadrato; nel seduttivo è sì squadrato ma la forma è morbida. Gli occhi sono penetranti e duri; nel seduttivo sono accattivanti e seduttivi. Le spalle sono larghe; nel seduttivo sono ben conformate. Il torace risulta gonfiato, atletico; nel seduttivo è medio. Il punto vita è sottile; nel seduttivo è ben disegnato.

La testa è sovraccarica di tensione: va ripristinato l’equilibrato fluire dell’energia bloccata nella parte alta del corpo, verso il basso.

Energia fisica medio/alta. Energia mentale alta.

Tendenza alle malattie/disturbi: disturbi digestivi – mal di testa – disturbi sessuali.

L’obiettivo di fondo del massaggio è il ripristino del circolo energetico che, come detto, è bloccato nella parte superiore.

Il lavoro deve sciogliere le tensioni cervicali, scapolari, toraciche e diaframmatiche in modo da portare il soggetto ad una espirazione profonda che alleggerisca la posizione di inspirazione cronica.

Per consentire l’abbassamento della cassa toracica si agisce anche sciogliendo la tensione nelle gambe che permette di spostare l’attenzione su questa zona, legata al “radicamento” a terra, ovvero alla realtà.

Successivamente si può passare direttamente al torace con percussioni e pressioni ritmiche incrementando la fase espiratoria e allentando la “spinta” verso l’alto.

È riscontrato che, per tale tipologia, al contatto si associa una sensazione di solletico che è comunque da ritenersi benefica poiché proprio il solletico produce un rilassamento generale delle tensioni superficiali. A volte la contrazione alle gambe è più forte, tanto da provocare dolore al contatto; in questi casi si massaggeranno le gambe senza forzare per aumentare il flusso energetico e sciogliere le rigidità muscolari.

TIPOLOGIA RIGIDA (carattere “rigido”)

Il tipo rigido sente il bisogno di controllare le proprie emozioni, di non lasciarsi coinvolgere in rapporti con gli altri. Il problema di questo carattere è la paura di doversi sottomettere, che per lui equivale alla morte. Tendenza al masochismo che si sforza di nascondere. Ambizioso e attivo, vede la passività come la possibilità di essere ferito. Sotto questo carattere rigido si possono trovare personalità fobiche e ossessive se la rigidità è molto forte. Questa tipologia ha una forte carica energetica che lo spinge ad affrontare la realtà ma non di viverla compiutamente. Sente la forza dei sentimenti ma è limitato nella possibilità di espressione.

Nell’infanzia di queste persone c’è l’inibizione a chiedere amore e a esprimere l’aggressività che poi “corazza” l’individuo nel petto e nella schiena garantendosi così il “sostegno” nella vita.

È come se fossero animati da un orgoglio troppo rigido per piegarsi. Tengono la testa sempre in posizione eretta e la schiena diritta: impressione di essere tutto d’un pezzo. Il collo è particolarmente duro, il busto pieno e stretto.

Complessivamente la struttura corporea è ben proporzionata e armonica in tutte le sue parti. La forma del viso è quadrata, gli occhi pieni di luce, la carnagione di colore vivo. Questo carattere determina continua tensione dei muscoli lunghi del corpo.

Devono imparare a lasciarsi andare attraverso la respirazione che ristabilisce il fluire dell’energia. È anche necessario far accettare la possibilità di sconfitta come parte della vita, facendo imparare che il corpo può lasciarsi andare.

Energia fisica medio-alta; energia mentale medio-alta.

Tendenza alle malattie/disturbi: ipertensione – tachicardia – palpitazioni – vertigini – disturbi digestivi – gastrite.

L’approccio con il massaggio dovrà essere “neutro”, ovvero lontano dall’avvolgenza e sensorialità che potrebbero dare fastidio ed urtare la persona con il risultato di una “fuga”. Bisognerà quindi utilizzare manovre chiare, dirette e precise, cercando di “distrarre” la persona con pressioni controllate, stiramenti, scuotimenti ritmici e dondolii che favoriscono il rilassamento muscolare.

Una volta “entrati” si potrà lavorare la zona della schiena che, per eccellenza, è lo schermo di difesa dell’organismo ma anche la struttura deputata a consentire di protendersi verso gli obiettivi della vita; per questo è necessario rieducarla alla giusta mobilità ed elasticità che, poi, si riverbera a tutto l’organismo per vivere meglio. Tale obiettivo si consegue lavorando i muscoli dell’area che spesso perdono la fisiologica elasticità a causa di posture sempre erette e per la tendenza del tipo rigido a formare un leggero arco come a volersi allontanare da aspetti della vita potenzialmente, secondo la propria visione, nocivi.

Altra zona di particolare interesse è il torace, sede simbolica della “pulsazione” dei sentimenti con cui il soggetto deve ritrovare armonia.

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