Filosofia Huna: i 7 principi e i 7 poteri

Filosofia Huna: i 7 principi e i 7 poteri

L’Universo opera, da sempre, attraverso leggi molto basilari, indipendentemente dal fatto che siamo in grado di riconoscerle o meno. Tra le tante culture che nel corso dei secoli le hanno scoperte, c’è quella Hawaiana, dove i maestri spirituali, nonché guaritori, chiamati Kahuna, tramandano il “segreto della vita”, la filosofia Huna.

Il credo di base di questa filosofia ci insegna che ciascuno di noi crea la propria esperienza della realtà attraverso credenze, interpretazioni, pensieri, sensazioni, emozioni e desideri. In pratica, ognuno di noi diventa co-creatore del proprio Universo insieme a Dio.

Si tratta di una visione sciamanica della vita racchiusa in sette principi fondamentali, un numero carico di simbolismo. Il numero “7” in hawaiano è chiamato Hiku, dove Hi è il principio femminile e significa “scorrere” mentre Ku rappresenta quello maschile e vuol dire invece “restare fermo”.

Assimilare i 7 principi prendendoli come struttura sulla quale organizzare la propria esistenza, aiuta a sviluppare i 7 poteri connessi, ottenendo effetti concreti nel campo della salute, del successo e dello sviluppo personale. Tutti i 7 poteri sono già dentro di noi ma sono probabilmente allo stato latente ed hanno, quindi, bisogno di essere riscoperti e incoraggiati.

1° Principio: IKE – “Il mondo è ciò che pensi che sia”

Tutto ciò che ci circonda e ci succede è plasmato dal nostro pensiero e dal nostro punto di vista.

A seconda del nostro atteggiamento, un evento può essere un ostacolo, una sfida, una benedizione o una catastrofe.

Pensiamo, ad esempio, ad una giornata di pioggia. Quante volte l’abbiamo desiderata e quante volte l’abbiamo subita come una cosa indesiderata? Eppure, la pioggia è sempre la stessa, ciò che cambia è la nostra predisposizione, il nostro punto di vista, il nostro pensiero in quel momento.

Quindi? Basta cambiare il modo di pensare per riuscire a cambiare il nostro mondo!

1° Potere: CONSAPEVOLEZZA (corrispondente al 1° Principio)

Questo potere ci permette di gestire come vogliamo le vicende dalla nostra vita, senza limitarsi a subirle e senza rimandare le responsabilità agli altri o alla sorte.

È necessario capire che le nostre azioni dipendono dai nostri pensieri e, da questi, derivano anche i risultati che riusciamo ad ottenere.

La consapevolezza ci conduce a oltrepassare i limiti che sopraggiungono dal fatto che noi trasformiamo la realtà che vediamo per paura di viverla, impedendoci di viverla, attraverso il pensiero.

Basti pensare a come cambierebbe la nostra vita se fossimo in grado di selezionare i pensieri più efficaci, mantenendo solo quelli che favoriscono il conseguimento di ciò che realmente desideriamo.

2° Principio: KALA – “Non ci sono limiti”

Non esistono confini tra noi, inteso come la nostra anima, il nostro io, e il nostro corpo. Non esistono confini tra noi e gli altri, tra noi e l’Universo o, addirittura, tra noi e Dio.

Tutte le divisioni, i sensi di separazione e le dualità sono limiti arbitrari, ovvero, sono una illusione.

L’Universo è infinito e tutti i tentativi che sono stati fatti finora per misurarlo non hanno avuto successo.

Siamo quindi noi a porci dei limiti e a considerarli insuperabili, non l’Universo!

2° Potere: LIBERTA’ (corrispondente al 2° Principio)

Attraverso la libertà di usare le nostre energie, quelle che permettono l’attivazione dei talenti psichici dell’essere umano, possiamo sviluppare le qualità sensitive della telepatia e della chiaroveggenza.

La telepatia è l’abilità di comunicare con gli altri senza usare le parole, la chiaroveggenza è la possibilità di ricevere o inviare immagini mentali.

3° Principio: MAKIA – “L’energia fluisce dove va l’attenzione”

Spesso la nostra mente si disperde inseguendo molteplici progetti ed idee senza riuscire a dare sufficiente sprint al loro decollo.

In queste situazioni ci farebbe senz’altro comodo una lente d’ingrandimento per concentrare la luce solare e dare fuoco al propellente dell’attività che più ci interessa…

Ebbene, questa è una metafora di una cosa che possiamo realmente fare focalizzando l’attenzione su un progetto alla volta; in questo modo è l’occhio della mente che si tramuta in una lente d’ingrandimento, convogliando l’energia universale verso il nostro obiettivo.

Ogni volta che siamo riusciti a portare a termine qualcosa a cui tenevamo abbiamo usato proprio questa tecnica, anche senza saperlo. Il nostro interesse nell’impresa era elevato e non abbiamo accettato distrazioni.

Il 3° Principio afferma che, focalizzando l’attenzione su qualsiasi tipo di cosa, viene attivato un flusso di energia che si concentra su quell’obiettivo.

Quando si focalizza l’attenzione è importante evitare le distrazioni. Tuttavia, anche queste operano in base al 3° Principio, il quale come corollario ammette che: l’attenzione va dove fluisce l’energia.

I forti rumori e le luci abbaglianti attirano naturalmente l’attenzione del nostro corpo, perché entrambi i fenomeni sono espressione di una grande concentrazione di energia.

Quando pratichiamo la concentrazione dobbiamo coinvolgere corpo e mente nello stesso lavoro, per evitare che l’energia defluisca verso altre direzioni.

3° Potere: CONCENTRAZIONE (corrispondente al 3° Principio)

Mantenere un’attenzione continuata su un obiettivo è il segreto per farlo realizzare.

Questo è il potere della concentrazione che deriva dal 3° Principio.

La concentrazione viene anche chiamata meditazione ed è utilizzata da millenni, in tutte le discipline spirituali, per incrementare il progresso e lo sviluppo della persona.

Attraverso le tecniche di meditazione creativa insegnate nella filosofia Huna, è possibile portare a compimento i propri sogni e desideri, favorendo anche un aumento dell’energia del corpo, il rilassamento muscolare e la buona salute.

Praticare la concentrazione porta a migliorare la capacità di osservare tutti i dettagli delle varie situazioni e ad aumentare il quoziente d’intelligenza.

Esercitatevi a focalizzare l’attenzione, senza distrazioni, su quello che vi interessa perseguire, partendo da ogni singolo dettaglio, aggregando l’energia con la volontà, fino ad ottenere il risultato materiale.

4° Principio: MANAWA – “Adesso è il momento del Potere”

Alcune tradizioni orientali sostengono che le circostanze presenti di un individuo sono l’effetto di decisioni e di azioni di vite passate. Questo si chiama “karma”, una parola sanscrita generalmente tradotta come “causa ed effetto” o “ricompensa e debito” ma che realmente significa “azione e reazione”. Secondo queste tradizioni, non è generalmente possibile cambiare il proprio karma. Tutto ciò che è possibile è raccogliere ciò che si è seminato.

La tradizione sciamanica, invece, dice che il passato non ha dato all’individuo quello che egli possiede oggi, né lo ha reso quello che egli è oggi. Sono bensì le convinzioni, le decisioni e le azioni di adesso che creano quello che un individuo possiede e lo rendono ciò che è. Nella misura in cui cambiamo noi stessi nel momento presente, cioè i nostri pensieri e il nostro comportamento, così cambiamo il mondo.

Lo stesso Gandhi affermava “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.

L’esistenza si svolge solo nel momento presente e solo nel presente abbiamo il potere di agire e modificare il corso degli eventi.

Nel tempo presente, il passato influenza la nostra esperienza nella misura in cui ci basiamo sui ricordi per prendere decisioni e fare valutazioni ma è solo un’interpretazione fatta oggi degli avvenimenti di allora. D’altronde, se perdessimo la memoria, probabilmente cambieremmo istantaneamente la nostra personalità!

Inoltre, nel presente, il futuro è una potenzialità ancora inespressa; nessuno sa cosa contenga veramente il futuro, perché prende forma dall’energia messa in moto dai pensieri e dalle scelte che stiamo ancora vivendo. Per arrivare a domani bisogna pensare ed agire oggi.

4° Potere: PRESENZA (corrispondente al 4° Principio)

La presenza ci coinvolge per defenestrare completamente dalla nostra mente i pensieri che vagano dal passato al futuro, facendoci godere di ciò che accade e fluisce nel momento in cui siamo vivi, evitando così di vivere in uno stato narcotico di sofferenza, o falso benessere.

Stare nel presente aumenta la nostra energia.

Passare troppo tempo a pensare al passato o a sognare un futuro ancora irreale distoglie la consapevolezza dal momento presente, diminuendo l’efficacia delle nostre azioni.

Concentrarsi sull’esistente qui e ora ci aiuta a diventare sempre più coscienti delle informazioni provenienti dai nostri sensi e aumenta la consapevolezza del fluire dell’energia all’interno del nostro corpo e dell’ambiente esterno.

In questo modo si impara a percepire e localizzare i campi di forza che circondano tutte le cose e ad assorbire un maggiore quantitativo di energia dall’ambiente mantenendo consapevolmente l’attenzione su di esso.

Aumentare il proprio potere è una condizione propedeutica a qualsiasi azione sciamanica, di guarigione, di riprogrammazione, di pacificazione, e poiché ogni cosa è costituita di energia, essere attenti alle cose, alle piante, agli animali e agli esseri umani che ci troviamo attorno, nelle varie situazioni, ci consente di usufruire anche della loro energia, che possiamo poi indirizzare verso i nostri obiettivi.

È per questo motivo che l’unico potere si trova nel presente.

5° Principio: ALOHA – “Amare è essere felici con…”

In hawaiano il significato della parola amore è molto chiaro. “Amore” in hawaiano è Aloha. La radice “alo” significa “essere con, condividere un’esperienza qui e ora”. “Oha”, invece, significa “affetto, gioia”. Perciò la traduzione completa di Aloha diventa “amare è essere felici con” o, più precisamente, “condividere gioiosamente l’energia vitale nel presente”. Questo significa che l’amore esiste nella misura in cui si è felici con l’oggetto del proprio amore. In qualsiasi relazione con persone, luoghi o cose, la parte felice viene dall’amore e la parte infelice viene dalla paura, dalla rabbia e dal dubbio. Le mani non cominciano a sudare perché si è innamorati, ma perché si ha paura. Essere innamorati non ferisce, è la rabbia che ferisce.

Amare non significa chiudersi in una gabbia, non è sofferenza e struggimento, ma uno stimolo verso il progresso e lo sviluppo, per l’espansione dei confini dell’Io; si sperimenta nella gioiosa unione con gli altri.

L’Universo esiste soltanto perché esiste l’amore, così come gli esseri umani. Quando amiamo e lo riconosciamo vogliamo essere migliori, diventare persone migliori. L’amore comporta creare la felicità; quando si ama tutto funziona meglio, tutto fluisce meglio, tutto è meglio!

5° Potere: AMORE (corrispondente al 5° Principio)

L’amore è un vero e proprio potere sciamanico, che potremmo utilizzare per incrementare il buono e il bello che c’è attorno a noi e per creare, di conseguenza, armonia e benessere.

L’amore è un perfetto strumento di guarigione, che può essere indirizzato verso noi stessi, gli altri, le situazioni e l’ambiente.

Per questo motivo dovremmo prendere la buona abitudine di lodare e apprezzare le qualità positive di tutte le persone e delle cose che ci circondano.

Tutto può essere elogiato e incentivato, anche le qualità potenziali che non sono ancora sviluppate ma che pur esistono allo stato latente.

Inviare energia tramite atti d’amore a tutte queste situazioni favorisce la loro manifestazione.

La cosa più importante è apprezzare, lodare, augurare, partendo dal cuore, con sincerità e convinzione.

Con l’amore, lavorando per gli altri si lavora anche per sé stessi, poiché quando si aggrega l’energia universale, si utilizza il proprio corpo come canale.

Pertanto, riceviamo la stessa energia curativa che inviamo agli altri, ottenendo buoni effetti su di noi, anche in presenza di eventuali resistenze alla guarigione dovute a sensi di colpa inconsci.

È più facile chiedere per gli altri che per sé stessi.

Tuttavia, è importante non dimenticare che mai e poi mai dobbiamo volere che le nostre certezze ci arrivino dalle relazioni, perché nessuno mai ci può garantire la realizzazione di noi stessi, se non noi stessi!

6° Principio: MANA – “Tutto il potere viene da dentro”

Nella nostra cultura l’essere umano è considerato poco più che impotente verso il proprio destino.

La filosofia Huna insegna l’esatto contrario, ossia che tutto il potere sta dentro di noi, e che l’esperienza della vita si fonda sull’energia aggregata dal nostro corpo, dalla nostra mente e dal nostro spirito.

Lo spirito, secondo lo Sciamanesimo, non è esterno all’essere, ma è inserito nella materia; ogni cosa è dotata di spirito ed ha coscienza di sé, ogni cosa è viva e sensibile, quindi tutto e tutti, nell’Universo, hanno potere.

Lo spirito è la sorgente interiore della vita, che conferisce ad ogni essere vivente il potere di sperimentare l’esistenza in correlazione agli altri.

Nulla accade mai per caso e senza la nostra partecipazione, perché ogni avvenimento viene creato dai nostri pensieri e dalle nostre aspettative: il mondo è ciò che pensiamo che sia.

Siamo noi ad influenzare consapevolmente o inconsciamente il nostro destino.

Nessun altro può avere potere su di noi è sul nostro destino a meno che non glielo permettiamo. Ecco perché possiamo influenzare noi stessi alla nostra vita, ma non possiamo influenzare le vite degli altri a meno che gli altri non lo vogliano.

Nessuno ci può rendere infelici. Possiamo però renderci infelici da noi, perché gli altri non agiscono nel modo che desideriamo o nel modo che pensiamo dovrebbero agire. Il potere è in noi e questo significa che è in noi anche per modificare gli eventi.

6° Potere: FIDUCIA (corrispondente al 6° Principio)

La fiducia è il più grande dei poteri dello Sciamano. È il potere che ha creato l’Universo e ciò che ha permesso ai santi di compiere i miracoli.

Quando mettiamo in dubbio le nostre qualità, in quello stesso istante le abbiamo perse.

Esiste molta gente che non ha fede, ma che spera in una soluzione dei propri problemi proveniente dall’esterno, come per magia.

Nessuno ha potere su di noi, a meno che non siamo noi a darglielo.

La fiducia è l’unico potere esistente, poiché ogni cosa avviene solo e soltanto quando crediamo che possa avvenire.

Ogni volta che sappiamo senza alcun dubbio quello che vogliamo raggiungere, troviamo facilmente l’energia e il potere per realizzarlo.

Più siamo sicuri di poter fare qualcosa, più sarà facile da fare.

Per realizzare un nuovo progetto ci vuole fiducia ed energia. Più energia abbiamo, meno fiducia occorre; viceversa, più fiducia abbiamo, meno energia occorre.

Quando abbiamo fiducia ed energia al massimo grado possiamo fare miracoli!

7° Principio: PONO – “L’efficacia è la misura della Verità”

Inizialmente molte persone hanno problemi con questo principio, perché lo interpretano come “il fine giustifica i mezzi”. In realtà questo principio afferma esattamente il contrario e cioè che i mezzi determinano il fine. Mezzi violenti produrranno risultati violenti e mezzi pacifici produrranno risultati pacifici. Raggiungere il successo attraverso la mancanza di scrupoli produrrà una condizione in cui il prossimo agirà senza scrupoli verso di noi, ma se si ottiene successo aiutando gli altri, si favorirà una situazione in cui gli altri ci tenderanno la mano.

In un Universo infinito ogni problema ha più di una soluzione.

Spesso ci fossilizziamo su un unico modo di fare le cose e quando non vediamo i risultati ci scoraggiamo e smettiamo di lottare.

Questa è una visione parziale della situazione.

Bisogna tenere presente che c’è sempre un altro modo per fare le cose!

Se una tecnica non funziona, possiamo provarne un’altra.

Qual è il modo giusto di fare le cose? Per i Kahuna è semplicemente quello che funziona!

Spesso cambiare il modo in cui si affrontano le situazioni sblocca il modello energetico e di conseguenza cambia il risultato.

7° Potere: FLESSIBILITA’

La flessibilità è la chiave dell’efficacia.

Per acquisirla bisogna sviluppare un’apertura mentale verso qualsiasi proposta e rendersi conto che c’è sempre una soluzione alternativa davanti a qualsiasi sfida.

Non tutti i metodi sono validi per chiunque, ma ce n’è sempre uno valido anche per noi.

Impariamo a provare con l’approccio che ci sembra più convincente e cerchiamo di essere perseveranti, senza però bloccare la nostra visuale su un’unica soluzione. Se non dovessimo raggiungere dei risultati soddisfacenti, invece di desistere, useremo il potere della flessibilità e adotteremo un’altra tecnica.

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