Il massaggio Kashmiro non è un massaggio come siamo abituati a intenderlo, ma è una seduta meditativa e sensoriale nella quale la coppia, con la guida dell’operatore, raggiunge uno stato di profondo rilassamento e di contatto vicendevole. Fa riferimento alle più antiche tradizioni del Kashmire e viene anche chiamato “Yoga del Tocco”.
La comunicazione attraverso il tocco e molto più profonda e intima di quanto le parole possano essere.
Toccare ed essere toccati è uno dei bisogni primari di qualunque essere umano.
Toccare profondamente significa comunicare senza alcuna intenzione, attentamente e amabilmente, in totale presenza con l’altro e dando al partner la possibilità di sentire la nostra illimitata ammirazione per quello che è.
Inoltre, toccare profondamente significa non solo toccare la pelle e il corpo dell’altro ma anche il suo cuore, il suo spirito e la parte più profonda del suo essere.
Quando percepiamo, con mani sensibili ed empatiche, i bisogni dell’altro, egli/ella può gradualmente lasciare andare tutti i suoi blocchi e paure e può finalmente lasciare l’armatura e smettere di combattere. Può quindi arrendersi all’illimitato benessere di una accettazione totale, al senso di sicurezza e fiducia profonda che gli fa comprendere la sua completezza ed apre il suo cuore all’amore assoluto.
La seduta ha inizio con i partner seduti sul futon, uno di fronte all’altro, completamente vestiti, ad occhi chiusi (o bendati) e con respiri profondi.
La pratica, guidata dall’operatore, è caratterizzata da un tocco lento e spontaneo, fatto di ascolto e presenza, una danza sul corpo senza alcuna intenzione o contatto erotico-sessuale.
Non ha quindi regole, il movimento e il ritmo sono guidati dalla connessione che si crea in un rapporto di reciproca fiducia, così da poter lasciar andare condizionamenti, credenze e tensioni e lasciar fluire liberamente le emozioni, così come sono, senza giudizio.
L’operatore non entra mai in contatto con i riceventi.
Durante la seduta, la coppia si spoglia reciprocamente, fino ad arrivare alla completa nudità; non ha alcuna natura sessuale, come l’immaginario collettivo è solito credere, piuttosto è un rituale dove ”essere nudo” simboleggia la liberazione da schemi e condizionamenti mentali.
La coppia rimane assieme per tutto il tempo nella stessa stanza; alla fine avrà la possibilità di rimanere da sola per lasciare sedimentare l’esperienza nel proprio silenzio.
La seduta ha una durata media di circa 90 minuti.
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